In arrivo la Rottamazione quinquies.
Cosa sappiamo della nuova pace fiscale e quali differenze con la Rottamazione -quater

L’art. 23 del Disegno di Legge Finanziaria per il 2026 prevede la Rottamazione -quinquies, una nuova opportunità per cittadini e imprese di definire i carichi pendenti con l’Agenzia delle Entrate – Riscossione con un notevole risparmio.

Il contribuente avrà tempo fino al 30 aprile 2026 per aderire alla nuova rottamazione, mentre la scadenza del primo pagamento (o dell’unico, per chi opta di definire il suo carico con una sola rata) è prevista per il 31 luglio 2026. Chi intende aderire, si impegna a rinunciare ad eventuali giudizi di impugnazione che riguardino carichi che saranno oggetto della definizione agevolata, con estinzione del giudizio al pagamento della prima (o unica) rata.

La nuova pace fiscale riguarderà i carichi derivanti dall’omesso versamento di imposte derivanti dalle dichiarazioni dei redditi o dall’omesso versamento di contributi previdenziali dovuti all’Inps e permetterà ai contribuenti di saldare i carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 con il pagamento del solo capitale e delle spese di notifica, risparmiando così i costi relativi a sanzioni, interessi di mora ed aggio.

Il legislatore riapre così per i contribuenti la possibilità di aderire alla Pace Fiscale, con l’obiettivo di aiutare cittadini e imprese ad uscire da debiti tributari ormai insostenibili.

Un importante segnale di attenzione del legislatore verso chi, pur in difficoltà, intende regolarizzare la propria posizione tributaria è costituito dall’opzione del pagamento rateale, che può estendersifino a un massimo di 54 rate bimestrali, pari a nove anni.

Si tratta di una differenza importante con la Rottamazione -quater, attraverso la quale il contribuente, aderendovi, poteva rateizzare il proprio debito con un massimo di 18 rate trimestrali, pari a cinque anni.

Altro elemento di novità presente nella nuova Pace Fiscale è la possibilità di accedervi anche per coloro che sono decaduti dalla Rottamazione -quater poiché inadempienti: in questo modo il legislatore intende fornire una seconda possibilità a tutti quei cittadini o imprese che, per svariate ragioni, non hanno potuto pagare le rate della precedente sanatoria.

Se, rispetto alla -quater, la Rottamazione -quinquies prevede un maggior numero di rate e un arco temporale più ampio per la definzione dei debiti tributari, il legislatore ha voluto prevedere un tasso annuo d’interesse pari al 4%, leggermente più elevato del 2% previsto in precedenza.

Infine è necessaria per il contribuente che intende aderire alla nuova Pace Fiscale un’avvertenza: il mancato pagamento dell’unica rata (per chi opta per la soluzione unica), di due rate non consecutive o dell’ultima rata comporta la decadenza per il contribuente dalla definizione agevolata e la trattenuta da parte dell’Agente della Riscossione delle somme già incassate a titolo di acconto sull’intero debito tributario, composto da interessi e sanzioni.

In questo modo il contribuente che aderisce alla Rottamazione – quinquies da un lato ha la possibilità di definire il proprio debito tributario con l’annullamento di interessi e sanzioni in un arco temporale molto ampio, ma dall’altro lato è scoraggiato dal non pagare le rate concordate con la Riscossione, dal momento che altrimenti tornerebbe a pagare l’intero debito tributario.

La Rottamazione -quinquies è quindi un’opportunità importante per cittadini e imprese, che tuttavia devono prevedere un piano di rientro del debito tributario al quale sono certi di poter far fronte negli anni a venire.

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